Sunday, July 9, 2017

of the 5 shades of expat -- sulle 5 sfumature di expat


So what exactly are we talking about, when we say EXPAT?
I thought that the current misgendering craze had to do precisely just with that: gender.
But no.
There is also a case for misexpacting.

I have had some interesting conversations with people who, like me, have been around a bit. And there seem to be little agreement on what exactly defines you as an expat.
And you might not be surprised to know, that I have a strong opinion about this.

Here is my top 5 chart of Expat-ness:

5. THE FAKES: those who have lived abroad only once, in a country where people looked like them and spoke the same language. If you hear them call themselves EXPAT, laugh it off (but in the evil Disney laugh, without “Hs”: A-A-A…)

4. THE SOFTIES: those who have lived abroad only once in a country where people looked like them BUT spoke another language. If you hear them call themselves EXPAT, first ask them if they learned the local language, if not, proceed as for the Softies (A-A-A…).

3. THE APPRENTICES: Those who moved at least 3 times, some of their relocations must be in countries where they looked different AND/OR their language wasn’t spoken. If you hear them call themselves EXPAT, express your admiration.

2. THE GRADUATES: those who have moved at least 5 times, some of their relocations must be in countries where they looked different, their language wasn’t spoken and since it was not recommended to drive around by themselves for safety reasons, they relied on a driver. If you hear them call themselves EXPAT, make sure you keep them in your circles because they can teach you a few things about the world. 

1. THE PRO: those who have moved at least 5 times, some of their relocations must be in countries where they looked different, their language wasn’t spoken, AND although it was not recommended to drive around by themselves for safety reasons, DID IT ANYWAY. If you hear them call themselves EXPAT, take off your hat and take a bow, because you are in the presence of SUMMA CUM BADASS-NESS.

Any questions?


(The next, higher state is a PRO who has set up home on both sides of the equator, but we are still working on it...)

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Allora, di cosa parliamo esattamente quando diciamo EXPAT?
Pensavo che la confusione che sembra regnare riguardo alla definizione del genere delle persone riguardasse soltanto questo, il genere.
Invece no.
C’è una gran confusione anche riguardo alla definizione di Expat.

Ultimamente sto avendo conversazioni interessanti riguardo a questo argomento con persone che come me, sono state un po’ in giro. Sembra che non ci si riesca a mettere d’accordo su cosa definisca la condizione di expat.
Come potete immaginare, ho un’idea piuttosto chiara a riguardo, ed ecco a voi…

LA CLASSIFICA TOP 5 DELL’ESSERE EXPAT

5. I FASULLI: coloro che hanno vissuto solo in UN paese straniero in cui la gente aveva le stesse caratteristiche fisiche E parlava la loro stessa lingua (tipo Canton Ticino per gli Italiani). Se li sentite riferirsi a sé stessi come EXPAT, ridetegli in faccia (ma con la risata malvagia dei cattivi Disney, senza le “H”: A-A-A…).

4. I SOFFICINI: coloro che hanno vissuto solo in UN paese straniero in cui la gente aveva le stesse caratteristiche fisiche MA parlava un’altra lingua. Se li sentite riferirsi a sé stessi come EXPAT, chiedete loro se hanno imparato la lingua locale, in caso negativo, procedete come per I FASULLI (A-A-A…)

3. GLI APPRENDISTI: coloro che si sono trasferiti per lo meno 3 volte, in alcuni dei paesi in cui hanno vissuto la gente aveva caratteristiche fisiche diverse E/O parlava un’altra lingua. Se li sentite riferirsi a sé stessi come EXPAT, esprimete la vostra ammirazione.

2. I LAUREATI: coloro che si sono trasferiti per lo meno 5 volte, in alcuni dei paesi in cui hanno vissuto la gente aveva caratteristiche fisiche diverse, parlava un’altra lingua, e siccome era fortemente sconsigliato guidare per motivi di sicurezza, ricorrevano a un autista per spostarsi. Se li sentite riferirsi a sé stessi come EXPAT, assicuratevi di restare amici, perché sicuramente hanno qualche dritta interessante su come gira il mondo.

1. I PROFESSIONISTI: coloro che si sono trasferiti per lo meno 5 volte, in alcuni dei paesi in cui hanno vissuto la gente aveva caratteristiche fisiche diverse, parlava un’altra lingua, e nonostante fosse fortemente sconsigliato guidare per motivi di sicurezza, lo facevano lo stesso. Se li sentite riferirsi a sé stessi come EXPAT, toglietevi il cappello ed inchinatevi, perché siete al cospetto di SUMMA CUM EXPAT.

Domande?

(Lo stadio successivo include I PROFESSIONISTI che hanno messo su casa da entrambi i lati dell’equatore, ma ci stiamo ancora lavorando…)

(pic by me, all rights reserved)

4 comments:

  1. sono veramente un'inetta. sono stata una sofficina per lungo tempo e ne sono uscita distrutta. provo grandissima ammirazione anche per quelli che fanno i sofficini con più grinta di me.

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    1. Eh, cara mia, ma i sofficini al tedesco sono i più indigesti, ecco perché eri distrutta! ;-)

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  2. L'unica cosa che posso dirti dopo aver letto questo tuo post, e' che mi e' venuta un'incredibile voglia di sofficini al formaggio.
    Mannaggia a te.

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